Bando Cultura Cresce

Informiamo che a partire dalle ore 12.00 del prossimo 10 dicembre sarà possibile presentare, attraverso l’area personale di Invitalia, le domande di agevolazione relative al bando “Cultura Cresce”, l’incentivo promosso dal Ministero della Cultura, che sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali, anche non profit, nelle filiere culturali e creative in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Prima di Iniziare: Verifica di Ammissibilità

Partiamo da una verifica rapida per evitare di investire tempo su una domanda destinata al rigetto. Il tuo codice ATECO deve rientrare nei settori ammessi: culturale, creativo, spettacolo, turistico-culturale o manifatturiero tipico locale. Abbiamo preparato una guida completa sui codici ATECO ammissibili con interpretazione delle zone grigie che ti permette di verificare con precisione la tua situazione. Se operi in ambiti come editoria, design, eventi culturali, produzioni audiovisive, artigianato artistico o gestione attrattori culturali, sei già in target.

L’unità produttiva dove realizzi il progetto deve trovarsi in una delle sette regioni ammissibili: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia. Attenzione – avere la sede legale al Sud non basta se l’investimento lo fai altrove.

Poi c’è la questione dell’età aziendale, che determina a quale linea di intervento puoi accedere. Se la tua impresa è costituita da meno di 5 anni – o se stai per costituirla – rientri nel Capo A dedicato alle startup. Superati i 5 anni di attività e con almeno un bilancio chiuso, passi al Capo B per imprese consolidate. Gli enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS da almeno 2 anni hanno una linea dedicata, il Capo C.

COME FUNZIONA CULTURA CRESCE 2025

L’incentivo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, una formula che consente di sostenere gli investimenti riducendo significativamente il peso dell’autofinanziamento. Nel dettaglio:

  • per le imprese che operano nella filiera culturale e creativa è previsto un finanziamento massimo dell’80% su programmi di spesa (investimento e capitale circolante) fino a 2,5 milioni di euro: 30% a fondo perduto + 50% di finanziamento di 10 anni a tasso zero e comunque nel limite di quanto previsto dall’articolo 53 del Regolamento GBER;

  • per le nuove imprese che operano nella filiera culturale e creativa (Capo B) è previsto un finanziamento massimo dell’80% su programmi di spesa (investimento e capitale circolante) fino a 2,5 milioni di euro: 30% a fondo perduto + 50% di finanziamento di 10 anni a tasso zero e comunque nel limite di quanto previsto dall’articolo 22 del Regolamento GBER e/o del Regolamento de minimis;

  • per le imprese sociali, Enti del Terzo Settore, associazioni e fondazioni che svolgono attività economica e operano nella filiera culturale e creativa (Capo C)  è previsto un finanziamento massimo dell’80% su programmi di spesa (investimento e capitale circolante) fino a 500.000 euro: 40% a fondo perduto + 40% di finanziamento di 10 anni a tasso zero e comunque nel limite di quanto previsto dal Regolamento de minimis.

I progetti finanziabili riguardano diverse attività strategiche nel campo culturale e creativo, tra cui:

  • ideazione, creazione o introduzione di prodotti o servizi innovativi;

  • produzione, sviluppo e diffusione di prodotti o iniziative culturali;

  • promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione e gestione di beni e attività culturali. 

Sono quindi ammesse iniziative che spaziano dall’arte contemporanea agli eventi culturali, dalla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico alle produzioni audiovisive, dal design alle tecnologie applicate ai beni culturali. Gli investimenti comprendono: impianti e macchinari, opere murarie (nel limite del 20%), beni pluriennali e consulenze specialistiche.

Il capitale circolante, agevolabile nel limite del 20% degli investimenti ammessi, comprende: materie prime, utenze, canoni di locazione, servizi, spese di personale, fideiussioni bancarie e assicurative.

Oltre al sostegno economico, è incluso anche un sistema di servizi di tutoring, utile soprattutto per startup e realtà più giovani, per accompagnarle nello sviluppo e nella gestione operativa dei progetti finanziati.

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